A volte,la domenica stanca del pollo al forno,
mi detta la strada per inforcare l'avvenire del tramonto festaiolo.
Indosso la moto e la fodero di me stesso,pigio sullo starter,
ed una nuova luce illumina la via che non sò di percorrere.
Sono solo,in abbandono e schiavo della strada che LEI deciderà di percorrere.
Perchè è la moto istessa,a decidere dove andare.
Sul perchè ci vorrebbe uno pschiatra bravo,ma soprassedio.
Giro,come un pazzo,a velocità lenta,scavalcando la collina che mi scopre il mare pieno di calamari nuotatori.
Mi accendo una paglia e mi sento già meglio.
Chissà quanti soli,come me,ciondolano la domenica,
schiavi della moto che li porta dove vuole.
C'è un gusto remoto,in tutto questo.
La geometria della mia domenica è ostaggio di una Moto Guzzi.
A volte penso,come sarebbe stata la mia vita,se non avessi avuto una mantenuta bicilindrica.
Ogni tanto mi ha anche accompagnato in ospedali ortopedici.
Ma non riesco a farne a meno.
E' un flirt che dura da 30 anni.